Specializzazione Medica

3 Proposte per il futuro dei giovani medici FIRMA LA PETIZIONE

La formazione medica specialistica è regolamentata da una legge dello scorso millennio, la numero 368 del 1999, che durante questi 22 anni non ha subito sostanziali modifiche o aggiornamenti. Il medico in formazione specialistica ha attualmente un inquadramento che poco si addice alla sua condizione di medico chirurgo poiché la struttura del contratto di formazione è troppo incardinato nella galassia universitaria, facendolo apparire più uno studente che un professionista in formazione.

Come associazione medica italiana maggiormente rappresentativa dei medici in formazione specialistica e aspiranti tali, abbiamo stilato 3 punti per far comprendere al mondo medico, politico e accademico che occorre un cambio di passo nel mondo della formazione medica post laurea.

PUNTO 1 – UN EFFICIENTE ACCREDITAMENTO DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE

Viste le gravi storture che sono state evidenziate da anni negli accreditamenti, in particolare quest’anno, chiediamo le dimissioni del Prof. Eugenio Gaudio e la nomina di un nuovo Presidente che vigili sul rispetto delle leggi negli accreditamenti 2022 con tutti i membri dei medici in formazione nel pieno delle loro funzioni.

Si richiede un immediato cambio di passo nel processo di accreditamento delle scuole di specializzazione.

L’ osservatorio nazionale formazione medico specialistica (ONFMS) si dota di una tecnostruttura composta da personale tecnico che analizza annualmente tutti i documenti forniti dai Direttori di scuola e procede alla loro pubblicazione open-source.

L’ONFMS verifica annualmente il conseguimento di tutte le competenze svolte dal D.M.F. attraverso il proprio libretto elettronico e certifica il passaggio all’anno successivo.

L’ONFMS predispone annualmente un questionario di valutazione a cui il D.M.F. deve obbligatoriamente compilare in maniera anonima, i cui risultati sono consultabili opensource e le realtà con valutazioni insufficienti ricevono controlli a sorpresa in loco.

L’ONFMS costituisce un portale ministeriale in cui il D.M.F., in maniera anonima e attraverso un codice identificativo criptato ricevuto il giorno dell’immatricolazione, può segnalare disservizi di qualunque natura relativi alla propria scuola a cui d’ufficio segue un controllo a sorpresa in loco.

PUNTO 2 – CAMBIO D’INQUADRAMENTO DEL MEDICO IN FORMAZIONE

Occorre una riforma del D.Lgs. 368 del 1999 affinché il medico in formazione specialistica, al pari dei suoi colleghi europei, possa essere considerato non uno studente vincitore di borsa di studio universitaria ma dirigente medico in formazione (D.M.F.). Tale figura ha tutti diritti dei lavoratori, frutto di decenni di lotte sindacali, che attualmente allo specializzando sono negate o ridimensionate: una normativa nazionale per ferie, malattie, orari di lavoro, smonto notte, congedi di paternità e maternità, congedi matrimoniali, congedi per lutti gravi, congedo per assistenza ad un parente con invalidità, trasferimenti, ricongiungimenti familiari, periodi di formazione fuori rete formativa in Italia ed all’Estero.

Il D.M.F. non deve sostituirsi al personale dirigente e tappare i buchi del personale ma deve formarsi con la supervisione di un tutor e con responsabilità crescenti in base all’anno di specializzazione con tutti gli scudi del medico in formazione . Il D.M.F. deve percepire una retribuzione commisurata alla laurea da lui conseguita ed ai suoi colleghi europei: una retribuzione crescente in base all’anno di specializzazione.

Il D.M.F. deve percepire una indennità di esclusività se egli intende dedicarsi esclusivamente alla specializzazione, altrimenti è libero di utilizzare il suo tempo al di fuori dell’attività formativa senza nessuna esclusività.

Il D.M.F. è formato a livello teorico esclusivamente da Professori Universitari ed a livello pratico è affiancato da tutor che possono essere o Professori Universitari o Dirigenti Medici con almeno 10 anni di anzianità.

Il D.M.F. per il passaggio all’anno successivo deve, mediante libretto formativo rigorosamente elettronico, certificare le competenze acquisite indistintamente sia in unità operative universitarie sia in unità operative degli ospedali territoriali, abolendo l’esame di passaggio all’anno successivo mediante esami sostenuti da Professori Universitari. Il D.M.F. può sostenere concorsi a tempo indeterminato già all’ultimo anno di formazione, o al penultimo se la sua formazione è di 5 anni, e può essere assunto il giorno successivo al conseguimento della specializzazione entrando direttamente di ruolo senza sostenere il periodo di prova semestrale.

PUNTO 3 – PROGRAMMAZIONE DEGLI INGRESSI A MEDICINA E DEI CONTRATTI DI FORMAZIONE

È istituita una commissione composta in egual numero da rappresentanti del Ministero della Salute, del Ministero dell’Università e dei rappresentanti delle realtà associative, indicati ogni tre anni mediante elezioni telematiche con SPID, con il duplice scopo di individuare annualmente la corretta entità degli ingressi al corso di laurea in medicina e dei contratti di formazione medica specialistica, oltre a individuare tutte le proposte normative atte ad impedire ricorsi che possono inficiare la reale programmazione di medici e di specialisti. Tale commissione indica le suddette entità esclusivamente attraverso la verifica delle future carenze di specialisti e dispone che ad ogni laureato in medicina e chirurgia corrisponda un contratto di formazione medica specialistica.

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23 Comments

  1. Fondamentale il cambio d’inquadramento con un vero contratto da lavoratore ed una dignitosa retribuzione.

  2. Per fortuna c’è ancora chi lotta al nostro fianco contro un Sistema di Scuole di Specializzazione ancora troppo in mano ai baroni!
    Grazie ragazzi

  3. Magari con la possibilità di attività professionali extra che non siano solo sostituzioni mmg o guardie, vista l’esiguità della borsa stessa

  4. Stessa cosa a fatta per gli iscritti al corso mmg…miglior formazione miglior retribuzione diritti dei lavoratori

  5. Non si può più lavorare 12 giorni di fila per 12 ore al giorno senza nessun giorno di pausa in mezzo. È caporalato.

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